La fondazione  Il fondatore

Il fondatore

avv. Sen. Enrico PiniL’avv. Sen. Enrico Pini nasce a Bologna il 14 ottobre 1851 in una famiglia agiata. Laureatosi in giurisprudenza, apre uno studio legale occupandosi principalmente del ramo civile. Per le sue capacità riscuote la stima del mondo politico e culturale della Bologna di fine secolo.

Nel 1886 entra a far parte del Consiglio comunale e nel 1889 viene rieletto partecipando così all’intensa vita amministrativa della città in occasione delle celebrazioni del Centenario dell’università.

Assessore della Giunta Carli, nel 1891 viene rieletto consigliere comunale ed entra nella Giunta Dall’olio come Assessore alla Pubblica Istruzione. Si prodiga per migliorare le scuole comunali.

Eletto anche nell’amministrazione provinciale, nel 1905 viene nominato Vice Presidente del Consiglio. E’ in questi anni che viene a contatto direttamente,per causa del suo impegno politico, con le condizioni della popolazione giovanile, della precarietà delle soluzioni abitative, dei problemi legati alla denutrizione, alla scarsa igiene e alle malattie. Colpito profondamente dalla perdita per malattia a soli cinque anni dell’unica figlia Augusta, profonde una non comune energia nell’affrontare e risolvere i problemi della salute e dell’educazione dei giovani non abbienti.

Nel 1895 viene eletto deputato alla Camera nella lista dei moderati. Dal 1907 al 1923 presiede la Commissione per la pellagra.

Dal 1893 al 1928 regge la Vice Presidenza della Società Agraria Bolognese. Appartenente alla nuova borghesia agraria, Pini è fautore di un’economia basata sullo sviluppo capitalistico dell’agricoltura e si adopera per abbattere le condizioni di arretratezza delle campagne bolognesi. In particolare sostiene la condizione dei terreni a mezzadria. La sua attività si esplica anche nei settori finanziari e industriali connessi all’agricoltura. Nel 1907 fonda la Soc. Anonima Bolognese per l’industria dei concimi e prodotti chimici; lo Stabilimento Chimico farmaceutico Bonavia e Negri.

Nel 1910 è membro della Soc. Molini La Canonica. Nel 1900 istituisce la Fondazione Reale Mutua assicurazione contro i danni della grandine. NeI 1911 insieme con Achille Gherardi fonda il banco bolognese che nel 1912 assorbe la Soc. Coloniale cementi con sede ad Alessandria d’Egitto. Partecipa attivamente alla Soc. Bolognese di Elettricità e alla Soc. Gallotti.

Nel 1909 insieme con il gruppo degli agrari e degli industriali saccariferi acquista la maggioranza delle azioni de “Il Resto del Carlino”.

Dal 1914 è socio azionista della Cassa di Risparmio e membro del Collegio dei sindaci revisori dei conti. Da vero “petroniano” appoggia e sostiene la Soc. Bologna Storico-Artistica, la Soc. Wagneriana, la Reale Accademia Filarmonica. La sua attività si esplica anche nella società di Mutuo Soccorso di cui è un convinto sostenitore.

Ricordiamo la Soc. Artigiana maschile, la Soc. di Mutuo Soccorso fra i salsamentari; la Soc. di Mutuo Soccorso Pepoli di cui è socio dal 1897 e presidente dal 1904 aI 1907.

Una particolare attenzione il sen. Pini rivolge alle istituzioni preposte alla tutela dell’infanzia in cui riversa tutto il suo impegno dopo il ritiro dalla vita politica. Per 24 anni presta la sua attività ai Pii Istituti Educativi assumendo la carica prima di Vice presidente e poi di Presidente.

Sostenitore della mezzadria, la sua tenuta posta a S. Martino d’Ancognano tra Sasso Marconi e Pianoro, composta di 440 ettari, è ripartita in 13 poderi condotti a mezzadria.

Solo il podere “LORETO” su cui insiste la sua villa, è sotto sua diretta conduzione. E’ la villa su cui sorgerà il Sanatorio educativo Augusta Pini. Ritiratosi dalla vita politica, il sen. Pini cura in modo particolare le istituzioni per l’infanzia e in particolare per i bambini poveri che vivono in condizioni disagiate. I coniugi Pini con due testamenti redatti nel 1912 e nel 1920 decidono di lasciare l’intero patrimonio per la fondazione di un Istituto intitolato alla figlia Augusta.